Tra gli album di debutto di quest’anno mi ero segnato sul calendario uscita di Snows of Yesteryear, omonimo del trio di stanza a Glasgow, composto da Kat Orr (piano e voce), David Mitchell (chitarra) e Yuuka Yamada-Garner (violino). Questo album mi aveva subito incuriosito sia per la voce cristallina, sia per le sonorità folk molto interessanti che si potevano sentire nei singoli pubblicato. L’album è uscito lo scorso agosto e fin dal primo ascolto ho capito che stavo ascoltando un album più sorprendente di quello che mi aspettassi inizialmente.
Il singolo Wait By The Shore ci introduce al sound di questo trio folk, che mescola la purezza delle sonorità tradizionali con elementi indie di grande effetto. Un esempio di questo perfetto equilibrio lo possiamo sentire in canzoni come Something Shatters che introduce una lieve venatura rock, molto più marcata nella bella Deer Across My Path. La voce della Orr ben si adatta ad ogni sfumatura che il trio sa offrire. La sua voce è centrale nella splendida Counting Stars o nella melodiosa Miles Away. Le sonorità della tradizione scozzese abbracciano tutto l’album anche grazie alle immancabili note del violino della Yamada-Garner che si prendono la scena in modo particolare nel valzer di Danny’s Waltz. Non manca delle ballate davvero ben riuscite e orecchiabili come Love is Like a Snare o la malinconica Bubbles Burst. Più alternativa e moderna l’affascinante Last Thing You Remember. Chiude l’album Rest and Be Thankful una poetica ballata dal gusto folk rock che ancora una volta colpisce nel segno.
Snows of Yesteryear è un album che non si può considerare un semplice debutto ma piuttosto un nuovo inizio per un trio di artisti ben consci dei loro mezzi. Dieci canzoni che richiamano le sonorità di un panorama folk ampio e vario ma saldo nel voler rimanere legato all’immaginario del folk scozzese. Gli Snows of Yesteryear dimostrano ci saper fare folk sotto ogni punto di vista, lasciando spazio a ciascuno dei tre componenti, oltre che affidare tutto alla voce pulita e carismatica di Kat Orr. In conclusione, Snows of Yesteryear, è probabilmente l’album di debutto che più ha sorpreso e deliziato quest’anno, un gioiellino nascosto che invito tutti a scoprire.
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