Un altro album che avrebbe meritato il suo spazio su questo blog lo scorso anno è tender del trio folk Lady Maisery uscito a novembre. Hazel Askew, Hannah James e Rowan Rheingans formano un gruppo tra i più talentuosi e innovativi del panorama folk inglese, giunto al loro quarto album. Senza dimenticare anche lo splendido Awake Arise: A Winter Album in collaborazione con Jimmy Aldridge e Sid Goldsmith. Le melodie, l’unione delle voci e la sperimentazione dei suoni sono da sempre dei tratti caratteristici di questo trio al femminile, in bilico tra tradizione e modernità. Come è successo per altri artisti, ho accolto subito il loro appello su Kickstarter e ho contribuito anche io alla realizzazione dell’album. Lo faccio spesso perché è un po’ come ricevere un regalo, non so mai cosa aspettarmi e la sorpresa è assicurata.
L’album è composto da canzoni originali e da diverse cover. La title track tender, scritta dalla Rheingans, è una canzone confortante e caratterizzata dallo stile folk etereo alla quale le Lady Maisery ci hanno abituati. Lo stesso vale per l’incantevole bird i do not know, scritta dalla Askew e echoes, nella quale la James rievoca i momenti più difficili e la separazione dalle persone care durante il lockdown. Le tre voci e le sperimentazioni musica danno vita ad un folk moderno di grande impatto. La voce della Askew ci guida nella magica scientist che vuole trasmettere un messaggio di speranza tra le tante difficoltà dei nostri tempi. La morte dell’attivista e femminista Anna Campbell ispira Rowan per rest now mentre Hazel realizza una canzone oscura ispirata ad una vecchia storia dai risvolti misogini e da esperienze personali, intitolandola the fall, l’autunno. noughts & crosses vuole richiamare alla memoria le belle immagini di una natura pulita e libera durante il lockdown. Un’effimera illusione, spazzata via subito dal ritorno alla normalità. Come da titolo birdsong è una dichiarazione d’amore per il canto degli uccelli, spesso ignorato o coperto dal suoni degli uomini. Se con queste canzoni originali le Lady Maisery danno prova del loro talento, le cover ne costituiscono un’ulteriore conferma a partire dalla bella hyperballad. Personalmente la trovo migliore dell’originale di Björk (per la quale non nutro particolare interesse). Questa versione con solo le voci ed usando il corpo come strumento a percussione è straordinaria. L’altra cover è 3000 miles dà una veste folk al brano originale di Tracy Chapman, conservandone però tutta la sua fragilità.Solo voce invece per child among the weeds, di Lal e Mike Waterson. Una canzone dolce fatta di immagini semplici e commoventi.
Le Lady Maisery con tender trovano il perfetto equilibrio tra tradizione e modernità, sperimentando ma senza andare oltre le sonorità del folk inglese. Si percepisce come questo album sia frutto di un’ispirazione vivida e coerente, nel quale trovano spazio la natura, l’ambiente e il mondo femminile. Un trio questo che ci offre un visione ampia e fresca sul folk delle nuove generazioni, muovendosi su un solco già tracciato ma capace ancora di riservare sorprese. Ormai lo stile delle Lady Maisery è così ben consolidato da poter toccare alcuni “mostri sacri” della musica e riuscire perfino a far meglio. Merito di una sensibilità e di un talento che si svelano pienamente in questo tender.
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