Come la scorsa settimana, anche oggi ho scelto di scrivere di un EP rimasto in attesa troppo a lungo. Mi riferisco a Where I Belong della cantautrice inglese Lucy Kitt uscito nel 2012. La ragazza sta lavorando al suo album d’esordio e mi sembra corretto scrivere prima di questo EP, che già dai primi ascolti mi ha fatto una buona impressione. Le vacanze sono alle porte, almeno per me, e dedicherò più tempo agli ultimi album che ho portato a casa, tornando così alle mie recensioni di album, che in genere preferisco scivere. In realtà, ultimamente, ho qualche album di troppo da ascoltare e, il consueto ordine d’ascolto, si è un po’ inceppato. Spero nelle prossime settimane di smaltire la coda. Intanto riascolto, con piacere Lucy Kitt, che mi ha tenuto compagnia mesi orsono.
Apre la title track Where I Belong, folkeggiante e fresca canzone che ci fa cogliere subito l’influenza country folk della Kitt. La chitarra traccia la melodia e la sue voce dolce fa il resto. Niente di più semplice, tutto qui. La successiva Right Or Wrong troviamo anche il suono di un’armonica, che come sempre crea un’atmosfera malinconica e solitaria. Anche questa volta tutto è semplice e orecchiabile, facile innamorarsene. Con Travel On, Lucy Kitt, trova melodie dal sapore più country, riusciendo a sfornare uno dei brani migliori di questo EP, convincendo per capacità e talento. Da ascoltare. Così come la bella Laurel Canyon, soleggiata come un’oziosa domenica. Facile da canticchiare, con una dolce melodia di chitarra. Ancora una canzone semplice ma sempre efficace. Loud And Clear ha un piglio più allegro e spensierato. Lucy Kitt sà tirare fuori dal cilindro sempre canzoni piacevoli senza cambiare il suo stile. Nulla di nuovo sotto il sole ma c’è qualcosa che mi tiene attaccato a queste canzoni. Sono familiari e confortanti. Chiude l’EP un’altra deliziosa canzone intitolata Eagle. C’è quanche goccia di pop nell’aria, quello buono, dal sapore genuino. Lucy Kitt fa ancora centro.
Where I Belong è un EP di sei canzoni che hanno tutta l’anima delle canzoni cantate dal vivo. Una produzione scarna, quasi casalinga, che accentua la semplice bellezza di questi brani. Un EP che si ascolta tutto d’un fiato ma che come tutti questi mezzi album lascia, all’ascoltatore, la voglia di avere qualcosa in più. A questo punto non resta che aspettare un album vero e tirare le somme. Lucy Kitt si presenta bene e sono sicuro che gli amanti del country folk cantautorale apprezzeranno questo Where I Belong e tutte le altre canzoni che potete trovare nell’etere digitale. Ora che lo spuntato dalla lista, posso dedicarmi all’ascolto di nuove uscite con più serenità, sapendo che il mio dovere l’ho fatto, facendovi conoscere Lucy Kitt.