Come è già successo qualche tempo fa, ho voluto approfondire la conoscenza della musica di un artista, non limitandomi ad un solo EP, quello più recente, ma mettendone insieme un paio. Questa volta è successo con due EP della cantautrice inglese Emma Ballantine che recentemente ha pubblicato Somebody’s Story che raccoglie quattro canzoni ispirate ad altrettante storie vere. In precedenza avevo avuto il piacere di ascoltare due sue canzoni come The Love I Seek e Perfect Crime. Ero rimasto davvero impressionato dallo stile e dalla voce della Ballantine, così ho messo insieme, per questa recensione, l’EP Tourist del 2015 e il più recente Somebody’s Story.
Tourist si apre con la bella The Love I Seek, una canzone intensa sulla forza dell’amore. Fin dai primi ascolti, cattura grazie alla sua energia e quella chitarra che ha un ritmo spagnolo. Da ascoltare, “Weigh up the pros and cons / I see your calculation but your answer is wrong / And I’m not an equation or a final exam / Why can’t you love me as I am?“. La successiva Perfect Crime è una vibrante canzone dalle sfumature rock, che trova la sua forza nella voce della Ballantine. Una voce versatile che sa trasmettere, in questo caso, un senso di urgenza e tensione. Una dimostrazione di talento, “The perfect crime / The perfect crime / The scars are out, are out of sight / My eyes are blind / My hands are tied / Your victim is in my mind“. Tourist è una canzone poetica e intensa. Il ritornello è gioia per le orecchie, Emma Ballantine tira fuori il meglio di sé. Una delle canzoni più emozionanti di questo EP, “Cause ooh, I’m just passing through / We barely met at all / So I’m barely leaving you / Tell me this before I go / Is your heart built for this? / For falling in love with a tourist“. Segue una bella cover, The Queen & The Soldier di Suzanne Vega. Una versione non lontana dall’originale, solo dalle sonorità più folk, “A soldier came knocking upon the queen’s door / He said, “I am not fighting for you any more” / And the queen knew she’d seen his face someplace before / And slowly she let him inside“. Chiude Fall, che affascina per le sue atmosfere delicate e malinconiche. Una canzone che, con la sua semplicità, esalta il talento di questa cantautrice, ricordandomi un’altra artista come Hattie Briggs “I was born in September when the leaves were turning brown / Halfway between the summer and the wintertime / And that may be why I never make up my mind, who knows?“.
L’EP Somebody’s Story inizia con l’ottima Secret Tunnel. C’è stata un’evoluzione musicale che ha portato Emma Ballantine verso uno stile più moderno ma ugualmente efficace. Questa canzone è ispirata dalla storia di Lisa, che dopo anni di abusi subiti dal padre, trova una nuova famiglia pronta a difenderla. La successiva è la triste Harmonise, ispirata alla storia di Brian che fino all’ultimo, a dispetto della malattia, ha continuato a suonare per amore della musica. Astronaut racconta la storia di Vicki che, negli anni ’50 lascia la sua casa in Inghilterra per raggiungere e sposare Jack, di stanza in Kenya. Il messaggio è semplice, l’amore abbatte i confini e le distanze. Through Your Eyes si ispira alla storia di James, affetto da autismo, che riesce a vedere il mondo in modo diverso, trovando la gioia nelle piccole cose di questo mondo distratto. Tutte le storie complete si possono leggere qui: somebodysstory.com
Emma Ballantine riesce, attraverso le sue canzoni, ha esprimere il meglio del cantautorato femminile inglese degli ultimi anni, spaziando dai brani più acustici e folk, passando per il rock fino al pop. Tourist rappresenta al meglio questa caratteristica, facendo emergere il suo aspetto poetico e musicale. Il recente Somebody’s Story, invece sorprende per la sensibilità di Emma. Mettere in musica storie che non la riguardavano direttamente non è cosa semplice. Scrivere una canzone cercando ispirazione nelle storie altrui è una responsabilità importante che necessità di una buona dose di sensibilità e una capacità di immedesimazione non banali. Emma Ballantine è una cantautrice che fa quello che tutte le cantautrici, e cantautori, dovrebbero fare: rendere eterne e vicine le emozioni, che siano esse le nostre o quelle degli altri.
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