Avevo scoperto questa band, come succede spesso, del tutto casualmente o forse in una delle mie scorribande su Bandcamp. Attratto dalla possibilità di scaricare gratuitamente (ora non è più possibile) l’Ep, mi sono ritrovato ad ascoltare con piacere i To Kill A King. Questa band britannica non inventa nulla di nuovo ma propone un folk rock che si distingue in qualche modo dai colleghi più prossimi. Sarà per la presenza di strumenti orchestrali o per la voce del leader Ralph Pelleymounter ma questi To Kill A King mi piacciono. Questo Ep, intitolato My Crooked Saint è stato pubblicato un paio di anni fa, precedendo l’uscita dell’album d’esordio Cannibals With Cutlery uscito in versione deluxe il mese scorso.
La traccia d’apertura Bloody Shirt ci guida nella musica dei To Kill A King con un rock ritmato e orecchiabile, “Get out! And get gone / This town is only gonna get worse / Get out! And get gone / This town is only gonna eat you“. We Used To Protest/Gamble fa altrettanto calcando la mano sull’aspetto più epico e tipicamente indie della loro musica senza però scadere in qualcosa di scontato, “Eyes might age and places fade / Skin gets thicker but I hope, I hope, I hope we’ll feel the same / Gambling“. La successiva Family è senza dubbio la migliore canzone dell’Ep. Una bella melodia che accompagna la voce di Ralph in un’atmosfera malinconica, “The difference between a rut and a grave is an inch / Caught in between the earth and a rock like a pinch / I don’t sit so well/ On the banks of Boston“. Chiude questo breve viaggio Wrecking Crew una tipica accorata canzone folk che nulla aggiunge a quanto di buono è già stato ascoltato, “Oh, calm my ghost, I don’t need this now, oh not yet / Bring your wrecking crew, leave this town, alive or dead“.
Ho già messo in lista Cannibals With Cutlery perchè questi To Kill A King mi stanno piacendo sempre di più. Sono sicuro che di questa band se ne sentirà parlare negli anni a venire.